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dare da loro. La costruzione d’una linea in Roma eccito comiche difficoltà: ed i nostri malarrivati ingegneri non sapevano ove dar del capo per condurla! Monaci e frati dovunque! Toccavansi i lazzaristi? interveniva il Papa in persona. «Signor ingegnere, grazia pe’ buoni miei lazzaristi. Sono persone date al meditare e pregare, e i vostri carri levano si grande rumore che è una miseria!» Si ricadeva sui vicini; nuovi guai. Si piegava a stanca, incontravasi picciol monastero di donne fondato dalla principessa di Bauffremont. Ma, mi falla il tempo per contarvi un’epopea. Abbiate presente, che le Strade Ferrate verranno a rilento, frattanto il commercio stassi senza strade e comunicazioni vicinali. Il bilancio dei lavori pubblici va tutto per la riparazione delle chiese e per l’edificazione delle basiliche. Sonosi sepolti 12 milioni sulla strada d’Ostia per elevare grandissimo e brutto fabbricato; e se ne spenderanno altrettanti per condurlo a termine: qual vantaggio pel commercio nazionale?
12 milioni! La banca romana ne ha soli dieci per suo capitale! E quando i negozianti si recano con loro cedole allo sconto, non vi ha danaro da dare ad essi, a cui è mestieri rivolgersi agli usurai, fra quali ha luogo distinto il governatore della banca.
La capitale possiede una borsa; ne ho avuto contezza a casaccio, aprendo l’almanacco romano. Cotesto pubblico stabilimento dischiudesi una volta per settimana: argomentate dell’operosità degli affari!