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— Certo è, monsignore, che quando incontrasi tra i fantaccini del Papa un antico soldato di Crimea, entrato a caso fra uno dei vostri reggimenti stranieri, la medaglia che reca sul petto lo fa riguardare con altro occhio che i suoi camerata. E perchè mai il popolo Romano è sempre andato riverente verso il corpo dei carabinieri pontificii, se non perchè furono scelti da principio fra gli antichi soldati che militato avevano sotto Napoleone?
— Amico mio, voi uscite di seminato. Vorreste, per avventura, che dichiarassimo la guerra all’Europa per esercitare i nostri gendarmi a serbarci in casa la pace?
— Il Governo del santo Padre è assennato per bene, ne uccella leggermente alle avventure: nè siamo ai tempi di Giulio II che indossava corazza e gorgiera, e saltava da sè nella breccia. Ma, perchè il Capo della Chiesa non farebbe come Pio V, che inviò i suoi marinai con Spagnuoli e Veneti alla battaglia di Lepanto? Perchè non distaccherebbe uno o due reggimenti romani nell’Algeria? La Francia concederebbe forse posto nelle sue armate, e con noi servirebbero alla causa santa della civiltà. Allorchè cotesti soldati, dopo cinque o sei campagne, reddissero per ripigliare il modesto servizio dell’ordin pubblico, state a fede che tutti ubbidirebbero ad essi. I malcreati servi non direbbero loro ciò che ieri udii nell’ingresso al teatro: «Fate vostro mestier di soldato, e lasciatemi fare il servitore!» Coloro che oggi li umiliano,