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«F. Tommaso VINCENZO PANI dell’Ord, de Pred., Maestro del S. Pal. Apost.»
Eccovi una donna, uno scrittore, un censore ed un maestro del sacro palazzo che strangolano il genere umano per porlo più avacciatamente in Paradiso; e fanno lor mestiere.
Volete uscire per poco nella via pubblica? Alquanti uomini d’ogni risma s’infangano le ginocchia innanzi ad un’immagine della Madonna dipinta sur un muro, e con voce nasale ne, cantano le lodi. Un’altra brigatella sopravviene cantarellando inni in onor di Maria. Voi credereste che, dando sfogo a di vota ispirazione, onorino la Vergine, e procaccino aiuto per la loro salvezza? Anch’io così pensai: mi disser poi che avevano trenta bajocchi al giorno per edificar la gente. E questa commedia a pien sereno è pagata dal Governo: egli fa suo mestiere.
Le vie ed i sentieri sono popolati di mendici. In paese laico il Governo soccorre i poverelli a domicilio o raccoglieli negli ospizii: ma non consente che ingombrino cosi vie, ed assordino di pietosi lai il passaggero. Nel paese de’ cherici si pensa dall’un canto, che la povertà è cara a Dio, dall’altro, che la limosina è opera pia. Il perchè se potesse il Papa ottenere che metà de’ suoi sudditi protendesse le mani e l’altra metà, vi ponesse un baiocco, egli avrebbe procurata la salvezza del suo popolo. La mendicità che i monarchi laici guariscono come piaga, è coltivata come fiore dal governo pretesco. Date qualche cosa al finto zoppo che si tra-