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riclama timidamente. Ed il signor di Guyon, generoso torna all’assalto, e tanto insiste che ottiene l’implorato permesso. Il povero ebreo, versando lacrime di gratitudine, mostrava alla sua famiglia il nome della guardia che gli era accordata.

Era quello di un uomo scomparso da sei anni, di cui non s’era più udita novella!

E quando i nostri ufficiali, incontravano il povero ebreo gli diceano: «Or, siete contento?» l’infelice non osava neppure dir di no, che ne aveva avuto severo divieto dalla polizia.

I più sciagurati ebrei sono quelli di Roma. La propinquità del Vaticano è ad essi, come ai cristiani, funesta. All’altra banda degli Apennini, lontani dal centro del governo, vivono meno poveri e meno oppressi; e la popolazione ebrea d’Ancona è veramente bella.

Non già che gli agenti papali si pieghino a tolleranza travalicando gli Apennini: il delegato d’Ancona, sono due anni, ha richiamato in vigore la vecchia legge, che interdice ai cristiani accontarsi in publico con ebrei.

Non è un anno che l’arcivescovo di Bologna ha confiscato il fanciulletto Mortara a pro del convento de’ neofiti.

Non sono dieci anni che il signor Padova fu privato di sua moglie e de’ suoi bimbi per modo del pari straordinario, comechè abbia levato manco rumore.

L’agiato negoziante abitava a Cento, nella