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fallibile tribunale della Sacra-Rota. La faccenda non era sfidata, avvengadiochè egli avesse perduto e vinto alternativamente sette od otto volte nanti gli stessi giudici; ma fu, dal giorno che mi si strinse in amicizia.
Che se i malcontenti non si limitano alle parole, ed osano attuare alcuno de’ loro pensieri, la è bella e spacciata per essi.
Un accusato politico, tradotto innanzi la Sacra-Consulta (che qui, come ai tempi degli antichi imperatori, sono sacre anco le stalle! ), vien difeso da un avvocato che non ha scelto, contro testimonii che mai non vide.
Rado avviene nella capitale, sotto gli occhi dei Francesi, che il rigor delle condanne tocchi gli estremi. Si contentano di confinar la gente, di sottecchi, in una fortezza a vita. Le carceri dello Stato, altre sono sane, altre malsane: in queste la reclusione perpetua non ha lunga durata.
La fortezza di Paliano e delle più sane. Racchiudeva 250 detenuti, tutti politici, quando vi andai in aria di girellone. Gli abitanti del paese mi narrarono che nel 1856 gl’infelici tentarono fuggire: ne spensero cinque o sei a fucilate in sul tetto, come passeri. Gli altri non avrebbero che otto anni di galera, per delitto di fuga, se fossero giudicati secondo il diritto comune. In buon punto però è stata disseppellita una vecchia disposizione del cardinal Lante, in forza di cui, se a Dio piace, ne sarà guillottinato qualcuno.
Di là dell’Apennino poi la dolcezza del