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se la polizia arriva prima di me, sono rovinato!»

Gli amici di lui chiarirono il secreto del terrore. Il pover’uomo era sottoposto al precetto, ossia a certo regolamento ordinato dalla polizia.

Bisogna ch’ei sia a casa tutti i giorni al tramonto del sole, e che vi rimanga chiuso fino al mattino. La polizia può entrar di forza nel domicilio a qualunque ora della notte per avverare la sua presenza. Anco in pien meriggio, non lice ad esso, per qualsiasi ragione, uscir dalla città; e la menoma infrazione del regolamento gli aprirebbe la via alla prigione od all’esilio.

Lo Stato del Papa formicola di precettati; gli uni sono malfattori che, per manco di luogo nelle carceri, sono sorvegliati nel loro domicilio; gli altri sono sospetti. Le statistiche non recano il novero di questi infelici; ma tengo da buona sorgente che a Viterbo, cittaduzza di 14,000 abitanti, ve ne ha 200.

L’insufficienza delle carceri dà il bandolo per districare di molti inviluppi. Se il governo volesse incarcerare tutti coloro che lo esecrano fuori de’ denti, non avrebbe nè abbastanza gendarmi, nè carcerieri, nè case all’uopo o prigioni preventive, la cui «protezione e salubrità prolungano la vita di chi le abita1

Pertanto si permette ai cittadini di parlare,

  1. Proemio della Statistica, pubblicato, nel 1887, dall’eminentissimo cardinale Milesi.