Pagina:Il Governo Pontificio o la Quistione Romana Di Edmond About.djvu/134


123

pone e getta le pastoie. I cardinali chiudono gli occhi sulla sua condotta, a condizione chg'egli abbia sane idee. Fa come ti aggrada, figliuol di principe, ma il tuo cuore sia clericale, veh!

Neanche è raro trovar fra’prelati alcuni cavalieri d’industria, avventurieri della Chiesa, tirati fuori da’loro paesi dalla ambizione delle grandezze ecclesiastiche. Al qual corpo di volontarii tutto l’universo cattoilico arreca suo contingente, Cotesti messeri danno al popolo romano bellissimi esempi di costume; ed io ne conosco ai quali le madri di famiglia punto non affiderebbero l’educazione de’loro figliuoli. Mi è avvenuto di ritrarre in una novella un prelato meritevole della forca; or bene, la buona gente di Roma me ne ha nominati tre o quattro che credeva ravvisare nel mio ritratto. Ma ciò che non si è mai udito, è che un prelato, per rotto che sia ad ogni vizio, faccia professione d’idee liberali. Una parola sfuggita di sua bocca in pro della nazione rovinerebbelo.

Il signor di Rayneval ha sprecato molto ingegno per dimostrare che i prelati, non avendo il sacramento dell’Ordine, appartengono all’elemento laicale. E perciò dovrebbe ogni provincia estimarsi in cima della felicità, e credersi esente dal governo dei preti, e ogni quando le si largisce per prefetto (che costì dicono delegato) un tonsurato. In quanto a me, io non veggo in che sieno i tonsurati più laici de’preti. Eglino non han vocazione,