Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
109 |
tavano le armi invece di tirargli contro colpi di fucile!
Signoreggiò il novello Papa come aveva l’antico; ed allora si vide che la miglior maniera di prender la gente non era l’arrestarla sulle vie maestre. Pio IX, che non avea secreti per lui, gli confidò il disegno di risecar gli abusi, senza nascondergli la tema di non felice riuscita; ed egli secondava il Padre-santo fin nelle sue irrisoluzioni. Qual presidente della consulta di Stato, proponeva le riforme; come ministro, prorogavale. Nessuno più operoso di lui nel preparare la Costituzione del 1848; niuno più destro nel violarla. Inviò Durando a combattere gli Austriaci, e da che venne alle mani, disapprovollo.
Si ritirò dal ministero appena preannasò pericoli; ma confortava il Papa nella opposizion celata che questi faceva ai ministri. L’assassinio di Rossi gli diè seriamente a pensare, nè potendo tranghiottire la resta, pose in sicurtà il Papa e sè stesso, e andó a Gaeta secretario di Stato in partibus.
Dall’esilio di Gaeta ha origine la sua trapolenza sull’animo del Padre-santo, la sua riabilitazione nell’estimazione degli Austriaci, e l’intera unità di sua condotta. Niuna contraddizione di quivi nella vita politica. Coloro che appuntavanlo di incertezza tra il bene della nazione e l’interesse suo persopale, sono costretti a tacere. Ei vuol istaurato il potere assoluto dei Papi per disporne