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monte, Cadine, Sardagna e nell'Archese. Dopo il dodicesimo secolo le arimannie vanno scomparendo.
Bannum era e la ricognizione tributaria dovuta al principe da chi a lui era personalmente soggetto, e la multa inflitta per delitti commessi, che in seguito si distinse col dirsi bannum maleficorum.
Districtus e regula indicò originariamente la appartenenza ad un luogo determinato, colla differenza che distretto era l’unità di circondario soggetta ad un funzionario vescovile, regula quella di un comune. Perciò dicevasi per esempio: Districtus Castri Arci, e regula hominum plebis Arci.
Hostaticus era la ricognizione pagata da tutti i feudatari ad ogni nuovo vescovo. Leggesi la formula — si quis vassullus per annum et diem non solverit hostalicum, dominus se in feudum intromittat.
Vassallaticum era la prestazione annua del vassallo.
Placitum era la tassa dovuta per i placiti, che il principe teneva per rendere giustizia, tassa stabilita per convenzione, come avvenne con quelli di Rendena e di Ledro.
Carattere d’imposizione pubblica rascossa due volte all’anno aveva la Colletta o Colta. Si distribuiva per fuochi, e generalmente di 40 soldi per ognuno; se poi era commisurata per testa si diceva taglia, e fictus se prelevata sulle case, come in città e nelle proprie borgate.
Finalmente i beni stabili erano dati a coltivare con contratti entiteutici e di locazione perpetua. Canone era detto l’annuo contributo in prodotti o denaro.
La miniera d’argento del Monte Argentario sopra Trento era però quella che nel dodicesimo secolo non solo porgeva larghe risorse allo Stato, ma ancora ricchezze alla città, e tale ne era l’importanza, che il primo statuto montanistico conosciuto in Europa fu quello del Trentino. In esso si distinguono minatori, esportatori, fondatori, epuratori e lavoratori del prezioso metallo. Le numeroso ed importanti compere fatte dal vescovo Vanga di castelli, terre ed altri diritti signorili, e la erezione del grandioso edifizio della cattedrale costruita nel dodicesimo, ed al principio del seguente secolo, non si possono altrimenti spiegare, che coi guadagni dello miniere, che, esaurite nei secoli posteriori, ora non presentano che numerosi cunicoli e larghe sale nelle viscere di quel monte.
I Gastaldioni versavano alla Camera principesca le rendite rascosse