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storico l’inutilità dello studio per fissare con matematica certezza l’importare di quelle diverse prestazioni, tanto più in quanto che i casi speciali non danno norme generali. Nullameno coll’ajuto degli antichi registri sopra le Rationes (ragioni) della Camera principesca, e d’altri documenti esistenti nell’archivio trentino (archivio trasportato a Vienna, di cui erroneamente e forse per malizia, fu in addietro sparsa la voce che naufragasse nel Danubio, ma per ora perduto nel nostro paese) si può con qualche probabilità ritenere:

1. Che i nomi di bonum, datio, munera, opera, servitia e preces erano appellativi generali, senza determinato tributo di speciale oggetto.

2. Il famulatus indicava prestazione di servizio, mentre si legge — famulatus quem exibebant curiae de Livo (e non quem solvebant).

3. Altre erano prestazioni di speciale oggetti, cosi buscaticum e sylvania, per il godimento di boschi e pascoli, minella per l’uso di lavori delle miniere, pixonaticum per quello di estrare la pece o resina dai coniferi, ripaticum, diritto sul trasporto delle persone e merci per acqua sopra barche (naves) o zattere (sclavae, rates).

4. Conditio denotava il rapporto di servitù. Un homo conditionalis era nelle sfere inferiori quello che il ministerialis era nelle superiori.

5. L’Albergaria seu scufium consisteva nel diritto di essere albergato ed ospitato quando il signore viaggiava; fodrum, dal tedesco futter, la somministrazione di vettovaglie per la cavalcata imperiale a Roma, pretesa posteriormente anche dai nuovi feudatari; decima, una parte aliquota, e di solito la decima, delle frugi di campagna: ed honorantia, una prestazione fissa che si dava nei cambiamenti di possesso di beni stabili o nelle rinnovazioni dei contratti enfiteutici consistente ordinariamente in una libbra di pepe.

Più specialmente derivavano dai rapporti di sovranità e di vassallaggio l’Arimannia, il bannum, l’hostaticum, il placitum, la regula ed il vasallaticum.

Arimannia. Le famiglie degli invalidiFonte/commento: Pagina:Il Ducato di Trento nei secoli XI e XII.djvu/10 che ottenevano in feudo una parte del territorio novellamente conquistato — portio — costituivano gli arimanni (Heermann) e le arimannie.

Dalla famiglia passò questo concetto alla terra infeudata, o finalmente dalla terra al tributo annualmente corrisposto dai possessori al feudatario. Arimanni del vescovo incontransi in Fiemme; altri a Sopra-