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Altro municipio importante a quel tempo, specialmente per causa della navigazione sull’Adige, era quello di Egna devastata da una stragrande inondazione del fiume e poscia rifabbricata in luogo più sicuro.

Ebbe privilegi dal vescovo, dalla cui mensa ottenne gratuitamente il terreno idoneo alla propria ricostruzione e pagava, del pari a Trento, Bolzano e Riva, una tassa imposta sulle case.

Gli altri comuni foresi, gelosi delle loro statutarie consuetudini ed immunità, erano però soggetti ai capitani e gastaldioni vescovili o ai vari beneficiati cbe ne tenevano le veci, i quali, dal prircipio del decimoterzo secolo in poi si fecero ognora più frequenti, numerosi ed ereditarii, a danno dell’immediato dominio vescovile. Rare erano le eccezioni, fra le quali Tenno e Termeno, che custodivano le rocche coi propri uomini.

Meritano speciale menzione alcune aggregazioni di comuni d’origine remotissima, sparse per lo maggiori nostre vallate. La più importante era quella della Naunia, che si estendeva da Mecce al Tonale. Un apposito Vicedomino principesco ne aveva la sopraintendenza, mentre un secondo sopraintendeva agli altri affari temporali del vescovato. La valle di Rendena, come appare in documento dell’anno 1212, ora rappresentata da tre sindaci e procuratori; alcuni de’ suoi abitanti appartenevano alla Searia, ed altri erano dal vescovo chiamati suoi uomini, e con essi pattuisce per la giurisdizione del Gastaldo, per la quale gli pagarono la somma di 3300 libbre di soldi.

La valle di Flemme aveva già una organizzazione municipale nel 1111, come risulta da documento che enumera le varie prestazioni dovute per le arimanie.

Di molti comuni è fatta menzione nel Codice Vanghiano; di altri, in altri documenti di quest’epoca, dimodochè è manifesto, che il sistema comunale era qui ovunque di già organato, o che quindi non esistevano nel nostro paese intere popolazioni di servi della gleba o di schiavi, ma solo di essi varie famiglie sparse qua e là. In molti documenti leggonsi rigorose ammonizioni ai feudatari di non usare dominio che sui propri servi, rispettando le popolazioni.

Nei primi secoli del medio evo, dopochè le invasioni dei popoli settentrionali avevano data forma a nuovi governi, tanta era la relazione di servitù e dipendenza fra le varie classi della popolazione che pochi erano gli uomini liberi da ogni vincolo, e questi soli si dicevano