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La Baviera, parte dal regno d’Austrasia, divise politicamente in nove contee ed accentrò ecclesiasticamente nell’arcivescovado di Salisburgo con cinque vescovi suffraganei, fra i quali quello di Sabiona. Rimasto il Bolgianino alla Lombardia, e nello spirituale a Trento, sembra che questo si erigesse in separata contea, come a contea fu abbassato Trento col suo territorio; ambe le città sottoposte ad un Duca che risiedeva a Verona od a Trevigi.

Nell’806 avvenne altra modificazione nelle relazioni politiche del nostro paese. La Baviera, la Svevia, il Ducato Luriense con quanto si comprendeva fra il Reno, le Alpi, il Dannbio e la Drava, furono uniti all'Italia, o da Carlo Magno, nella divisione del suo vasto stato, assegnate a Pipino. Quindi il confine d’Italia a settentrione, anzichè alle Alpi, si protendeva sino al Danubio ed al Reno. Ma lungamente non sussistettero tali provedimenti per la morte dello stesso Pipino e del figlio Bernardo.

Però, durante il regno dei Carolingi, Trento appartenne sempre all’Italia. Lo prova fra altre memorie un capitolare dell’anno 823 di Lotario imperatore, che ordina dove si debbano tenero scuole in Italia; lo prova il convegno di Lodovico re dei Longobardi (d’Italia) con Lodovico re dei Bajoari in Trento nell’anno 885Fonte/commento: Pagina:Il Ducato di Trento nei secoli XI e XII.djvu/10, dove fu decisa dal primo una questione fra Annone vescovo di Frisinga e Odescalco vescovo di Trento per certe vigne sopra Bolzano, per cui aveva prima pronunziata sentenza il re tedesco, ma contro la quale appellò al suo proprio il vescovo di Trento. Dall’andamento della causa e dalle sentenze risulta che tanto Trento quanto Bolzano appartenevano alla giurisdizione del regno longobardo.

Si ha memoria che un Luitfredo era conte di Trento nel 845, e che a Manasse vescovo Ugo re d’Italia concesso la Marca trentina nel 935.

Il monistero poi di S. Giulia di Brescia ricordava i duchi di Trento Lupichi, padre di Gundeberta monaca e Valfrido fratello della monaca Agineva.

Siccome il monastero ebbe per fondatore re Desiderio, così devesi ritenere che vivessero o negli ultimi anni di questo re, od all’epoca degli imperatori franchi.

L’improvvida chiamata del sassone Ottone fu la causa della millenaria politica abbiezione dell’Italia. Non era stoltezza cingere di corona longobarda ed imperiale il capo di re tedesco? Ma non furono nè i Longobardi, nè i Romani, nè gli Italiani che gliela offrirono.