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diffidente e non gli rivolge mai per prima la parola. Bellia s’irrita per tutta quell’accolta di persone intorno a lui; abbandona la mano all’esame rapido del dottore e prova un gusto crudele se la mano ha peggiorato.
Un giorno disse freddamente:
— Se verrà la cancrena bisognerà tagliarla.
— Tu sei pazzo — gridò il padre.
— Perchè ti metti in mente queste scempiaggini?
— Ma io non ho paura di nulla: tanto, da campare ce n’ho.
E tornò a sedersi accanto all’uscio di cucina, tirando calci alle galline e ai gatti che tentavano di passargli davanti.
Neppure Ladrone il buon cane di guardia col quale erano amici da tanti anni riusciva più ad avere la sua simpatia: invano gli si aggirava intorno scodinzolando, guardandolo con occhi dolci e lucenti, invano tentava di leccargli la mano sana: egli lo scacciava col piede, voleva star solo col suo male e col suo pensiero se-