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paura di quella strega, — insisteva il giovane ridendo ancora per le superstizioni del servo. — Ha paura ch’essa prepari qualche fattucchieria per far ammalare il bestiame: ha quindi recitato gli scongiuri, e lungo le muricce dell’ovile e dello stabbio ha messo foglie di olivo benedetto e croci di canna e altre diavolerie; anche gli altri ci credono. Perchè era abituata a ricevere regali, il povero zio Basilio le mandava ogni cosa come si trattasse di pagare le decime a lei, invece che alla chiesa. Le cuocerà sì di non aver più il formaggio fresco per le sue focacce e le fave e le altre cose. Io non credo alla sua potenza, son tutte chiacchiere dei servi. Però oggi quest’animale sembra aizzato dal diavolo, — aggiunse, poichè il puledro s’impennava e faceva mille dispetti.

— Anch’io non ci credo, — disse il padre; — ma ad ogni modo non bisogna beffarsi di lei e provocarla. È capace di tutto. Sai che ieri gridava che noi abbiamo fatto sparire il testamento a suo favore?

— Sì, ho sentito le donne chiacchierare.