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colmo legato in cima, e subito pensò che fosse pieno di fave fresche.
I servi dovevano coglierle a sua insaputa per portarsele a casa o venderle; perchè non potevano essere disonesti anche loro? Forse erano figli o nipoti di santi? Col piede tastò il sacco: era duro ma non bitorzoloso come avrebbe dovuto esserlo se pieno di fave. Si volse a guardare se lo vedevano; le fave erano alte e coprivano la sua persona curva: egli slegò il sacco e vide ch’era pieno solamente d’erba pesta sanguinante per il rosso dei papaveri che vi si mescolavano.
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Poi ripartì senza neppure salutare i servi che non solo scusarono ma trovarono giusto il suo triste umore: non si può ridere nè essere espansivi tre giorni dopo la morte improvvisa di un fratello.
Ed egli se ne andava tirandosi sul viso il cappuccio contro i raggi del sole, poi-