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non rispondeva, dominando con fierezza un tremito d’umiliazione e di terrore.

— Dove sei stato? — urlò il padre, — rispondi subito.

— Siamo partiti con l’intenzione di andare alla grotta, — egli rispose sottovoce come un imputato che è costretto a parlare per forza: — ma il tempo era bello e uno propose di andare più giù a pescare le aragoste. Si andò più giù fino allo scoglio di Sant’Elia; e il tempo passò, finchè venne d’improvviso la tempesta. Allora siamo sbarcati, aspettando che il tempo si rimettesse. Al tempo non gli andava, di rimettersi: allora siamo tornati per terra.

A misura che parlava si rinfrancava: le ultime parole le disse con una certa derisione per quelli che lo ascoltavano; e il padre sentiva questa derisione e si accigliava sempre più, ma quello che più gli doleva era di non poter abbracciare il figlio e farsi perdonare da lui.

FINE.