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Finalmente le visite di condoglianze erano terminate e le donne si affaccendavano a rimettere in ordine la casa.

La serva, una ragazza che rassomigliava a Lia ma molto giù giovane e acerba, aveva riacceso il fuoco e rimesso la caffettiera a bollire, sapendo che questo era il maggior conforto delle sue padrone e anche suo: e pensava con sollievo che finalmente il padrone anziano se ne sarebbe andato in campagna come già se n’era andato il padrone piccolo.

Erano autoritari e pretensiosi, gli uomini, quando stavano in casa. Il padrone anziano voleva che la serva gli versasse anche l’acqua da bere e gli lavasse i piedi come una schiava.

Quei giorni poi era più inumano che mai: il dolore per la morte del fratello pareva lo inasprisse e lo rendesse malvagio, invece di ricordargli che tutti dobbiamo morire.