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con la febbre e il delirio; ma no, è ben desta, le cose che vede sono chiare sebbene soffuse d’un certo senso di mistero; il mare è ben quello, con le grandi ondate rotolanti che la barca salta agilmente, e la terra è a poca distanza, con la linea frastagliata della costa sotto il cielo triste senza sole.

D’un tratto la costa si eleva, un promontorio nerastro si spinge in mare come la prua di un enorme piroscafo arenato: la pietra levigata sembra metallo lucido compatto; solo a fior d’acqua s’apre un buco ad arco per il quale l’acqua entra ed esce di continuo.

Il vecchio si dirige a quella volta: le onde respingono la barca, le si sollevano sotto senza tregua; ma adesso la barca è animata da un sentimento di ribellione contro quell’ira insensata e va avanti con forza tenendosi a galla, sorvolando come i delfini il gonfiore oleoso dell’acqua, decisa a penetrare nell’apertura della grotta.

Ma un fiume pare sgorghi di là dentro; l’incrocio delle onde desta una corrente