Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 215 — |
— Ma no, Maria! Il ragazzo guarirà e d’altronde potrà venire senza di te.
— Senza di me? Senza di me a quest’ora si sarebbe annegato dieci volte. Io non lo abbandonerò mai. Piuttosto tu devi dirgli che sia prudente; che non si allontani. Adesso poi s’è messo in mente di andare alla grotta della Sirena, dove è facile entrare ma difficile uscire. Quella scempia di Rosa non parla d’altro; anche i ragazzi dell’ospite ne parlano; ed egli vuole andarci a tutti i costi. Tu glielo devi proibire.
— Glielo proibirò — egli promise per calmarla, e infatti quando Bellia tornò sulla spiaggia si ebbe un’energica paternale, alla quale rispose con sorrisi di derisione o infine con parole insolenti. Pareva che quella vita primitiva in riva al mare lo avesse inselvatichito: e il padre fece una mossa per ricordargli con uno schiaffo la dimenticata educazione. Allora la madre lo difese, e la pena per il figlio maltrattato superò la pena per il figlio disubbidiente. Tutto, tutto, fuorchè vedere il figlio soffrire.