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— Se ci andate voi, ci vengo anche io, — esclamò la serva; — e del resto se restiamo là dentro che importa? ci portiamo un po’ di provviste e buona notte!

— Tu non andrai senza il mio permesso, Bellia, — afferma la madre con uno sforzo di autorità che le desta già un senso d’angoscia; angoscia per il pericolo ch’egli corre recandosi alla grotta, ma sopratutto per il dovere di opporsi al desiderio di lui.

Egli sorride, tanto del tono d’autorità quanto della pena nascosta di lei; in fondo sa che può fare quello che gli pare e piace.

E la fisarmonica lassù tra le tamerici che si staccavano già scure sul cielo rosso dell’occidente suonava qualche cosa di simile: una barca che scompare dietro uno scoglio e desta le smanie di un giovane cuore malato: oh, andare, andare così nel mare della vita in cerca della grotta delle illusioni, abbandonando il cuore sicuro della madre per il perfido sorriso della Sirena.