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dine della sua vita. Smarrita nell’azzurro le pareva di poter nuotare come i pesci; solo che le sue vesti scure galleggianti gonfie entro l’acqua le davano l’aspetto di una seppia mentre lei avrebbe voluto muoversi nuda e rossa come una triglia.
Si mise a sedere poi si allungò, galleggiò, sostenendosi con una mano appoggiata alla sabbia: in breve fu la più ardita e agile fra le bagnanti; e si dimenticava di venir fuori e che la pentola l’aspettava.
Bellia s’era di nuovo steso accanto alla madre, rivolto al mare, e adesso guardava Rosa con invidia poichè a lui non era permesso di fare il bagno quel primo giorno.
— E vieni, dunque, — gridò la ragazza avvicinandosi alla riva, — hai paura? Ti dò la mano!
Egli però non voleva essere sbeffeggiato dalla sua serva: la guardò con occhi sdegnosi.
— E pensa piuttosto a farmi da mangiare: il pranzo degli altri è pronto.