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nessuno gli ricordava la sua pena; senza contare che egli aveva portato in dono all’amico una piccola botte di vino e l’amico la faceva già scorrere come una fontana, in onore degli ospiti.

— Se mi portavi una spada da generale non mi facevi un regalo migliore, Zebedeo Barcai: perchè da noi il vino è cattivo, adesso: sentilo. Fra il mio e il tuo c’è la differenza che corre fra l’acqua e il fuoco. E togliere all’uomo il vino buono è come levargli il sangue sano dalle vene. Bevi, bevi, Zebedeo.

E Zebedeo beveva, sebbene quasi astemio, e attraverso il bicchiere colmo gli pareva che il suo Bellia riprendesse colore.

Anche la madre pur non bevendo una goccia di vino si sentiva un po’ sollevata. La moglie dell’ospite, che le sedeva accanto, e le rassomigliava in modo straordinario, pingue come lei, con un gran seno sostenuto appena da una cordicella di seta attaccata da una estremità all’altra di un invisibile corsetto, e il viso pallidissimo che ricordava la placidezza della luna, le par-