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Questa casetta sembrava costrutta coi sassi dei quali era seminata la spiaggia: nei suoi momenti di furore il mare arrivava alla porta ritraendosi subito come sdegnoso di penetrare in una così umile e fiduciosa abitazione d’uomini; davanti una fila di scogli le segnava una specie di cortile marino; le barche dovevano passare oltre e solo gli abitanti della casa si bagnavano in quel tratto di mare come fosse di loro esclusiva proprietà.

Fu servito il caffè agli ospiti e poi furono anche invitati a pranzo: un pranzo abbondante e ricco nonostante quei tempi di carestia.

La tavola era apparecchiata nella stanza d’ingresso e sulla porta spalancata il mare gettava la sua tenda azzurra; il suo riflesso tremolava sulle pareti nude, e le voci il pianto e i gridi dei bambini si confondevano col suo mormorio.

Zebedeo aveva ripreso un po’ il suo buon umore; il ritrovarsi con la sua famiglia in quella tavola che pareva benedetta da Dio gli sembrava di buon augurio: qui poi