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— Ma guardatelo! Adesso chiama anche quelli della ferrovia. E fa bere anche il ragazzo.

La padrona fece uno sforzo e si affacciò al finestrino: di là dei cancelli chiusi della strada provinciale che s’incrociava con la linea ferroviaria vide parecchi carri ricoperti di tende di tela da sacco o semplicemente composte con lenzuola, dalle cui aperture si sporgevano teste di donne e di bambini, gente povera che andava al mare, e ne provò un’accorata invidia.

— Pare che li abbiate rubati, i vostri denari, — disse Rosa al padrone, quando Zebedeo risalì in treno. — Li spendete senza contarli.

— Chi ne ha ne fruga. E tu ficcati nei fatti tuoi, — egli gridò irritato; e parve cambiare d’umore.

Infatti non scese più dal treno finchè non si arrivò al paesetto ove risiedeva il suo amico: ma dal paese al mare correva un buon tratto di strada e ancora un volta la moglie rimpianse il carro e il modo di viaggiare all’antica.