Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 147 — |
— Va bene; allora manderò zio Michele a chiederti in isposa per me. Intanto, che facciamo? Andiamo al fiume?
— Sta qui, — disse il vecchio, quasi diffidasse a lasciarli andar soli, — torneranno i fratellini a cercarla. Ecco due ragazzi laggiù; forse son loro.
— Io non voglio dargliela più; l’ho trovata ed è mia.
Ella già profittava della sua potenza; gli tolse il berretto e se lo mise in testa.
— Rimettimi subito il berretto in testa!
— Noe.
— Subito! Altrimenti ti metto giù e ti faccio mangiare da zio Orco; vedilo lì l’Orco; lo vedi?
Allora Ella reclinò la testina sulla spalla e lo guardò lusinghiera.
— Regali berretto Ella?
— Ah come sei furba! E prendilo pure. Tanto tutto quello che è mio sarà tuo.
Due ragazzetti intanto s’avanzavano, ma non erano i fratellini di Ella; e non avevano l’aria di monelli; s’avanzavano con calma discutendo di cose astruse; ed erano