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standogli un brivido nervoso; insistevano specialmente sulla mano malata e pareva volessero penetrare sotto la fasciatura e succhiargli la piaga.

Egli dormicchiava, ma ogni tanto aveva l’impressione di cadere dal letto e si svegliava di soprassalto. Non voleva alzarsi, non sapeva neppure lui perchè; si sentiva cattivo, con una voglia crudele di far dispiacere ai suoi, e specialmente alla madre che ogni tanto veniva a guardarlo, a toccarlo e a domandargli come stava.

— Fa molto caldo oggi, Bellia, è il primo giorno di caldo e perciò sei stordito: ma febbre non ne hai; verso sera starai meglio. Tuo padre tornerà dal podere e porterà i fichi e lo mele di San Giovanni.

Avrebbe voluto dirgli «andrai anche tu fuori, nei prati, a bagnarti i piedi nel fiume», ma desiderava ch’egli non si mettesse davvero in mente l’idea di uscire: era bene che nessuno di casa uscisse quella notte, tranne la serva.

Bellia pensava al podere, alla vigna e ai pascoli dello zio: là tutto era fresco, i