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nemico: e anche Lia prese senza parlare il biglietto di cento lire piegato in otto che egli furtivamente le mise in mano quando ella lo accompagnò alla porta.

Poi respirò profondamente. Era contento che Lia prendesse i denari: forse gliene aveva già dato un po’ troppi, in così breve spazio di tempo; e gli sarebbe dispiaciuto ch’ella ci prendesse l’abitudine: ma era come un’offerta a un santo dal quale si vuole ottenere una grazia.

Intanto invece di dirigersi a casa sua andava dalla parte opposta verso la piazza: sentiva bisogno di camminare, di sfuggire ai propri pensieri. Avesse almeno avuto come tutti i suoi amici e parenti la consolazione di bere, gli fossero almeno piaciute le donne: nulla, non aveva vizi e quindi neppure il modo di sfuggire almeno momentaneamente a sè stesso.

Cammina cammina arrivò in fondo al paese, arrivò davanti alla chiesetta rovinata e al grande prato dei fioralisi; la luna al suo ultimo quarto spuntava laggiù, lucida, dorata a nuovo; e i fiori e i cespugli