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pericolo occulto lo minacciasse. Pensava alla morte del fratello: ecco, uno se ne va tranquillo per la sua strada sicuro di sè e degli altri e allo svolto un fantasma lo aspetta, gli dà un colpo, lo fa stramazzare.

Il suo viso era così corrucciato e scuro fra il nero della barba e dei capelli che la donna venutagli ad aprire provò un senso di paura: o almeno lo finse.

Tuttavia lo fece entrare subito con premura silenziosa, e con voce turbata lo invitò a sedere.

Egli sedette, rigido con le grandi mani nere sulle ginocchia.

Il fuoco era ancora acceso nel camino e un certo senso di benessere si avvertiva intorno, in quella cucina pulita ove ogni oggetto era a posto e la tavola lavata sembrava nuova. Una sedia bassa accanto al focolare aspettava un visitatore che non doveva arrivare mai più; e poichè Zebedeo s’era seduto lontano dal camino quasi avesse paura o sdegno della luce e del calore del fuoco, i grandi occhi neri della