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28 il catilinario

lor detto avessono studio e cura: e in questo modo accomiatati si partirono.

Furono alcuni che dissono come Catilina, poich’ebbe fatta sua diceria, quand’egli chiamò a sacramento li popolari1 e compagni della sua malvagità, ch’egli ebbe in coppe sangue d’uomo mescolato con vino; e quando, dopo quella maladizione, tutti n’ebbono assaggiato, siccome si solea fare in certe sacrate solennità, allora Catilina aperse e dichiarò lo intendimento suo, e disse che ciò avea fatto perchè fra loro fossono più fedeli e fidati, essendo l’uno all’altro sapevoli di tanto male2. (a)3. Furono alcuni altri che credono che questo non fosse vero, e che questa novella e molte simili fossono state messe4 da certi uomini, per cagione di mitigare l’odio di molti nato contra Cicerone quand’egli fece punire certi de’ congiurati di Catilina, siccome qua di sotto5 si conterà da noi. (b)6 Questa cosa non è sufficientemente trovata7 secondo la grandezza del fatto.


CAPITOLO XVII.


Come la congiurazione si cominciò a manifestare, e Cicerone fu fatto consolo.


Nella detta congiurazione fu Q. Curio, uomo assai ben nato8 ma di una gran reità e di malvagità; il quale li censori9 per sua vergogna e colpa aveano rimosso dal senato, (c)10. (d)11 Egli era non men vano che ardimentoso, nè sapea tacere male ch’egli avesse udito, nè le sue medesime iniquità nascondere: e per tutto non era nè in fare nè in dire niente

  1. quand’egli chiamò a sacramento li popolari ec.) Sacramento, oltre della sua propria significazione, vale anche giuramento, come è da intendere in questo luogo; e questa voce da chi bene il sappia fare potrebbe così forse anche oggi essere adoperata. Popolari è qui usato sustantivamente, e vale della setta e fazione del popolo, che dicesi anche popolano. Il Guicciardini disse: Dietro acquali correndo gli altri popolari, si fece per da città grande sollevazione.
  2. fra loro fossono più fedeli e fidati, essendo l’uno all’altro sapevoli di tanto male ) Si noti quel più fedeli e fidati, con cui si traduce il latino fidi magis. Fidato è più che Fedele, e l’ha qui aggiunto il traduttore per dar maggior forza. Ancora si noti quel sapevole, che è lo stesso che consapevole, ma meglio si userebbe oggi consapevole.
  3. (E puotesi intendere che questo ber sangue fosse comune loro legamento ad essere d’uno sangue insieme, ovvero a fare ogni crudeltà verso coloro che fossono loro contrarii)
  4. e che questa novella e molte simili fossono state messe ec.) Novella qui vale invenzione, cosa finta, inventata e non vera. Si noti anche che mettere par che qui sia usato per spargere; ed in questo sentimento non si ritrova nel Vocabolario della Crusca.
  5. siccome qua di sotto si conterà da noi) Qua di sotto, qua di dietro, e simili, sono modi antichi, che valgono qui appresso, qui avanti ec.
  6. (Dice Sallustio:)
  7. non è sufficientemente trovata ec.) Trovare qui sta in luogo di saper con certezza. Il Betti dubita non si abbia a leggere provata.
  8. ben nato, che scrivesi anche bennato, vale di schiatta nobile, di buona stirpe.
  9. Qui abbiam posto censori con l’autorità del testo latino. Il volgarizzamento ha senatori.
  10. (Dessi qui intendere che l’officio de’ senatori era perpetuo a vita, nè non era niuno rimosso, se non per molta gran cagione.)
  11. (Ora dice Sallustio di Curio che).