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che ponghiate mente, affinchè non mi costringiate a provvedere da me a’miei bisogni. Chè la Spagna di qua, da’nemici lasciala, noi e Serlorio abbiam guasta e distrulla, salvo le città di mare, le quali ci sono piuttosto di dispendio e d’aggravio. La Gallia, che nel passato anno somministrò danaro e vettovaglie all’oste di Metello, ora per malvage ricolte a mala pena può sè sostentare.

Ed io non pure il patrimonio vi ho perduto, ma il mio onore aucora. Voi soli mi restate; i quali se non mi soccorrete, contro il voler mio, che ora vel predico, di qua verrà in Italia l’esercito, e coli’esercito tutta la guerra di Spagna.


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