Pagina:Il Catilinario ed il Giugurtino.djvu/188


il giugurtino 137

to, commove 1*arena di terra, la quale, per grande quantità commossa, suole empiere la faccia e gli occhi de’ viandanti: e così, impedito il guardare, ritiene la via. Poiché li Cirenensi vidono ch’egli erano alquanto sezzai1 e per questo fatto temendo che non fossono puniti nella lor terra siccome di cosa maliziosamente fatta, accagionarono li Cartaginesi che eglino innanzi tempo s’erano partiti; e cominciarono a sturbare il fatto; alla fine ogni altro volere sostenere innanzi, che dipartirsi per vinti. .Ma, conciossiacosaché li Fileni domandassono altra condizione, e patto eguale e giusto per l’uno e per l’altro, i Greci (a)2 feciono alli Cartaginesi cotal partito3: che o eglino là dove domandassono li confini del lor popolo, quivi vivi fossono sotterrati e morti; ovvero sotto quella medesima condizione egli dovessono procedere quanto piacesse loro. Li Fileni, approvando il patto, donarono sè medesimi e lor vita al loro comune: e così furono morti. Li Cartaginesi in quel luogo alli Fileni frati feciono e consegrarono altari: e altri onori in loro cittade ordinarono che dovessono essere fatti loro. Ora ritorno al fatto della principale istoria.

CAPITOLO LXII.

Come Giugurta «’ aggiunse li Getuli e lo re Bocco a sua compagnia.

Giugurta, poiché, avendo perduta Tala, non pensava che cosa fosse per lui niuna assai ferma e potente incontra Metello, andando per grandi foreste con poca gente, pervenne alli Getuli, li quali sono generazione d’uomini quasi bestiali e sconci; e in quel tempo non sapeano nè conosceano niente di nominanza romana4. Loro moltitudine ragunò insieme; e appoco appoco li adusò ad avere e tenere ordine di battaglia, a seguire bandiere, a servare signoria5 e altre cavalleresche cose fare. E anche gli famigliari e gli amici del re Bocco con grandi doni e con maggior’promesse addusse ad amore e studio verso di sè: per li quali ajutatori comprendendo il re6, lo recò e sospinse a ciò, ch’egli contra li Romani cominciasse la guerra. Questo affare pertanto fu più leggiere e più inchinevole cosa: chè Bocco, al cominciare di queste brighe, avea mandato am-

  1. sezzajo è voce vieta ed antica, c lo stesso che ultimo.
  2. (cioè li Cirenensi).
  3. feciono alli Cartaginesi colai partilo) Fare un partito ail uno vale proporgli una condìzione, o patto.
  4. nè conosceanonientedi nominanza romana) Nominanza vale fama, gloria, grido.
  5. a servare signoria) Il verbo servare, parlandosi di precetti, leggi, costituzioni, o simili, vale obbedite, non trasgredire. Così Dante nel Purgatorio disse: Non servammo umana legge, Seguendo come bestie l’appetito.
  6. per li quali aiutatori comprendendo il re) La forza del verbo comprendere qui ci è fatta manifesta dall’originale, dove si legge quis adjutoribus regem aggressus’, e però bisogna intenderlo come assalire, investire: ma investire toscanamente si adopera a significare quello che gallicamente sì dice abbordare uno, ed assalire pur toscanamente vale correre addosso ad uno con animo di offenderlo; e, dovendosi dire che un uomo si fa presso ad un altro per indurlo e trarre con arte a far qualche cosa, questo comprendere sarebbe molto adattato; e questo esempio sarebbe bastante autorità.