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110 il giugurtino

me se gli nimici fossono presenti, cosici’ argine (a)1 gl’oste fortificava, ponea le spesse guardie a vegghiare, e egli con certi officiali l’andava attorno ricercando. Anche nell’andare dell’oste era egli fra gli primi, talora fra gir ultimi, e spesso nel mezzo, acciò che niuno uscisse di suo ordine, e che andassono stretti a loro bandiere, e il milite lo cibo portasse e l’arme. Così, vietando dal male2 maggiormente che vendicando, la sua oste in brieve tempo confermò nel bene.

CAPITOLO XXXV.

Comi Giuyuvta mandò ambasciadori a Metello; e come Metello andava con sua oste mollo a j> provveduto.

In fra questo Giugurta, poiché intese da’messaggi quelle cose che Metello facea, e insieme con ciò essendo egli fatto certo ifi Roma dell’innocenzia di Metello, diffidandosi di potersi difendere; allora finalmente diterminò e studiò d’arrendersi davvero: ornandogli ambasciadori al consolo con grandi e umili preghiere, i quali solamente addimandassono la vita sua e de’suoi figliuoli, e tutte altre cose dessono in potestà del popolo di Roma. Ma Metello avea già per innanzi3 conosciuta e provala la generazione de’ Numidi non fedele e per ingegno rimutevole 4 disidcrosi di nuove cose. Onde egli, spartendo gli ambasciadori l’uno dall’altro, parlò loro, tastando appoco appoco5. Poich’egli gli cognobbe essere acconci al suo fatto, promettendo loro molte cose, gli recò a ciò6: ch’eglino Giugurta, massimamente vivo, e, se ciò non si potesse ben fare, almeno morto gliel «lessono; e disse loro che in palese rinunciassono al re Giugurta7 che sarebbono fatte le cose a sua volontà. Poi egli indi a pochi di con l’oste attesa a battaglia8 e contraria alli nemici procedette e andò in Numidia: nel qual luogo egli, contra modo di guerra, trovava le capanne piene d’uomini, e che il bestiame e i lavoratori erano ne’campi; e delle castella e delle mapali (b)9 uscieno e procedeanogli incontra10

    obbtiquo, non diritto. Ancora facciamo notare la voce viaggio usata in significalo eli via, luogo pel quale si viaggia; e potrebbe questo esempio essere aggiunti» al Vocabolario, dove àoctviaggio fu posta in questo sentimento con un solo esempio di Dante non così chiaro e spiccato.

  1. (cioè di tipa e di fossato).
  2. Nuovo ci sembra questo reggimento, similissimo al latino proliibendo a delictis.
  3. per innanzi qui vale per lo passato. Questo modo, secondo il luogo ove trovasi adnpeiato, può significare anche per Vavvenire. Così nel peccati passati si debbono piangere, e per innanzi non farne più.
  4. per ingegno rimutevole ec.) Rimuteroles ien da rimitiarte vale atto a rimutarsi’, cioè mutabile, ovvero volubile.
  5. ppoco appoco è lo stesso che a poco a poco, ma meglio oggi si scrive a quest’altro modo,
  6. Vedi a pag. 47 la n. 0, e a pag. 4f> la n.i:.
  7. in palese rinunciassono al re Giugurta) liinunciare o rinunziare vai propriamente cedere o rifiutare spontaneamente la propria ragione o il dominio sopra chea hessiai si trova anche usati) negli antichi per riferiret così è di intendere in questo luog
  8. con l’oste attesa a battagliti) Atteso q-ii bta per inteso,apparecchialo, pionloed e slato aggiunto al Vocabolario dal ASanuzzi con un esimpio ancora di frale Bartolommeo.
  9. (ch’erano certi loro ediGiii, siccome è dello di sopra).
  10. procedeanogli inconlraJQutsìo procedeanogli è modo antico, ed oggi si ha a scrivere prò