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il giugurtino 93

ingegnoso1 e contrario alla potenza demandi, fece avvedere al popolo di Roma2 siccome per pochi traditori sifacea che la malvagità di Giugurta gli dovesse essere in tutto perdonato3; e, se non fosse il detto Memmio, certamente tutto rodio contra Giugurta, prolungando i consigli, sarebbe andato via4: tanta era la potenzia dell’amistà e della pecunia del re. Ma, poiché fl senato, per coscienza del male, che fatto avea, temette il popolo, secondo la legge detta Sempronia, furono assegnate le Provincie di Numidia e d’Italia a quegli che doveano essere consoli; poi furono dichiarati consoli P. Scipione Nasica, L. Bestia Calpurnio. Numidia a Calpurnio, a Scipione venne Italia5. Poi si scrivea Toste6 che dovea essere portata in Affrica, e sf ordinò e provvide del fornimento di tutte cose che a guerra bisognassono.

CAPITOLO XXI. .

Come Giugurta mandò ambasciadori a Roma, e come t oste de’Romani passò in Affrica.

Ma Giugurta, avendo ricevuti messaggi contra la sua speranza, perocch*egli s’era fermato nelf animo che a Roma ogni cosa si rivendea, mandò il figliuolo, e con lui due mollo suoi grandi famigliari, per ambasciadori al senato: e a costoro, così come a coloro che uvea mandato, ucciso Jemsale7, comandò che avveuissono8 a tutti con molti danari. Eglino quando vernano a Roma, Bestia dimandò consiglio dal senato, se piacesse loro9 che gli ambasciadori di Giugurta fossono ricevuti in Roma: e fu stabilito che, se eglino non venissono per dare il reame, e anche Giugurta in persona10, che in fra dieci di prossimi si dovessono partire d’Italia. II consolo comandò e fece annunziare alli Numidi queste cose per decreto

  1. ingegnoso qui sta per sagacey o di sveglialo ingegno. Il lat. ha acer.
  2. fece avvedete al popolo di Roma) É qui da notare che il verbo avvedere e usato in forma di neut. ass., e così non è registrato nel Vocabolario della Crusca; nè sapremmo noi consigliare di così usarlo*
  3. gli dovesse essere in lutto perdonalo) Questo è un altro esempio, dove il participio non si vede accordato col nome sustantivo posto avanti; di che vedi la nota 2 a pag. 79.
  4. Pare che in quésto luogo non abbia il traduttore dato bene nel segno; e però ci piare di arrecare le parole dei testo: Ac ni C. Memmius, tribunns pi e bis designatus, v ir acerei infestus potentine nobilitatisi populum romanum e docuisset id agif utiperpaucos factiosos Jugurtae scelus condonaretur profccto omnis invidta, prolatandis consullaliouibus $ dilapsa foret.
  5. venne Italia ) Venite qui sta per toccare.
  6. si scrivea Poste) Vedi la n. 7 alla pag.36.
  7. ucciso Jemsale, cioè: poi che fu ucciso Jemsale.
  8. avvenissono) Questo verbo non incontrasi in Crusca nel significato del latino aggredii* ci pare bel modo. II Cesari nelle sue giunte, recando in mezzo questo lungo, dà al verbo italiano il significalo dei latino adire9 cioè andare a.
  9. dimandò consiglio dal senato, se piacesse loro ec.) Vogliamo che igiovani considerino al*» lentamente questa maniera di dire propria di nostra lingua, la quale è al tulio latina, ed è breve e ricisa: chè si tralascia in auesto modo più parole, le quali qui esser potrebbero: per tapere, per intendere, oppure cioè.
  10. e anche Giugurta in persona) In persona è bel modo toscano, che l’abbiamo anche nel nostro dialetto, e vale personalmente, da se slesso: e dicesi anche toscanamente in petto e impersona, che vale lo stesso, ma ha maggiore