Pagina:Il Catilinario ed il Giugurtino.djvu/142


il giugurtino 91

piulloslo vane, che la miseria mia facesse fede alle parole. Ma, dacch’io sono nato a ciò, che io dovessi essere dimostramento delle malvagità di Giugurta, non già vi prego per iscumpare da morte uè da miseria, ma per iscampare la signoria del nimico e li tormenti del corpo. Al reame di Numidia, il quale è vostro, come vi piace consigliate1, e me traete dell’empie mani. Di ciò vi priego per la maestà dello imperio, per la fede dell’amistà, se appresso di voi rimane alcuna memoria del mio avolo Massinissa.

CAP1TOLO XIX.

Come il senato mandò da capo ambasciadori in Affrica.

Lette queste lettere, furono alcuni che dissono che in Affrica si dovesse mandare oste; e, quanto più tosto si potesse, foss? soccorso Aderbale; e che di Giugurta si pensasse in questo me/zo che fosse do fare, perocché non aìea ubbidito agli ambasciadori. Ma quelli fcuiori del re con sommo sludio si sforzarono che tale decreto non si facesse: e così il bene comune, siccome in molti fatti suole addivenire, per privala grazia fu vinto2. Ma pur furono mandali in Affrica uomini antichi e nobili3, e molto onorali, fra’quali fu Marco Scauro, del quale facemmo menzione di sopra, uomo consolare, e allora capo e principe del senato. Costoro, perchè la cosa era odiosa, e perchè gli Numidi li pregavano fortemente, il terzo dì salirono in sulla nave; e poi in brieve giunsono a Utica città d’Affrica, e mandarono lettere a Giugurta: che immantenente4 dovesse venire alla detta città, e come erano mandati dal senato a lui. Quando Giugurta seppe che uomini onorevoli, l’autorità de’quali egli aveva udilo ch’era in senato grande, erano venuti conlra il suo comincialo5; prima fu commosso da una parie per paura, e dall’altra per voglia di prendere la terra: e così non sapea qual fare6. Tornea I" ira del senato, se non ub-

  1. al reame di Numidi a. . . . come vi piace consigliate ) Consigliare in questo luogo è adoperato alla Ialina in sentimento di provvedere; che l’originale dice: regno Numidiae,quod test rum est, uti lubet consulitr.— Ci piace di qui avvertire che in questo sentimento non è registrato nel Vocabolario; ma, quantunque l’autorità di frale Bartolommeo sia di gran peso, pure non consigliamo a’giov.ini poco pratichi dell’arte dello scrivere di adoperarlo in questa significazione.
  2. per privata grazia fa riuto)ì.’ originale ha: ila bonum publicum, ut in plerisque negotiis so/et^ privata gratia dcvictum. E non vogliamo tralasciar di dire che questo è uno di quei luoghi dove il nostro buon frate ha troppo puntualmente assecondato il latino. Dappoiché, diceudoche il bene comune per privata grazia fa vinto, riesce un poco oscuro, e avrebbe dovutoforse allargare un pocolino, e dire che/"" conculcato il ben pubblico per favorire a privati uomini.
  3. uomini antichi e nobili) Antico qui sta per vecchio semplicemente, ed è proprio di nostra lingua.
  4. immantenente è lo stesso the immantinente, ed è voce antica
  5. erano venuti con’rn il tuo cominciato ) Il Vocabolario della Crusca spiega la voce comincialo per cominciamcnto, principio, ed arreca quattro esempii, tra i quali questo di frate Bar-tolommeo, il quale a noi non par bene allegato: chè qui cominciato è stato usato dal nostro frate per tradurre inccptum dell’originale, che vale impresa: ma nondimeno sappiano i giovani che in si falla significazione questa è voce vieta ed antica.
  6. non sapea qual fare, cioc non sapea che