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86 il giugurtino

Costoro non erano retti per costumi, nè per legge, nè per signoria di niuno: uomini vagabondi, e che andavano qua e là a diversi luoghi, e là dove la notte gli costrignea laccano dimoranza. Ma, poiché in Ispagna Ercole, siccome gli Affricani credono, morio, la sua oste composta di svariate genti in brieve fu discorsa1. Di quello numero li Medi e gli Persi e gli Armeni con navi in Affrica trasportati occuparono gli luoghi prossimi al nostro mare: ma gli Persi più in fra l’Oceano ebbono gli fondi delle navi stravolti per casalini2: perocché nè legname, nè campi, nè agio di comperare nè di trasmutare con gli Spagnuoli aveano, perchè ’I mare grande e la lingua strana vietava loro mercatanzic. Questi Persi appoco appoco s’imparentarono con gli Getuli; e, perocché costoro, spes sa mente cercando e provando le contrade, erano iti ora ad un luogo ora od un altro, chiamarano sè medesimi Numidi (a)3. E ancora li casali de’ villani di Numidia, li quali eglino chiamavano Mapali, sono colali luoghi ripiegati dalle latora siccome fondi di navi. Li Medi e gli Armeni mescolarono seco li Libii, che erano più presso al mare d’Affrica: gli Getuli erano più sotto al sole (b)4 non di lungi dagli ardori del gran caldo. Onde li detti Medi, Armeni e Libii tosto ebbono terree città: perocché, essendo solamente dal mare dipartiti della Spagna, ordinarono di fare tramutamenti insieme delle loro cose. Il loro nome corruppono i Libii,chiamando a barbara lingua5, la quale aveano, e in luogo di Medi dissono Mauri. Ma ancora l’affare6 degli Persi in brieve tempo crebbe, e poj chiamati Numidi, partendosi i figliuoli dagli lor padri por la grande moltitudine che erano, possederono quegli luoghi, i quali, prossimi a Cartagine, sono detti Numidia (c)7. Poi, ajutaudosi insieme l’uno l’altro, li loro vicini o per forza o per paura constringeano sotto a loro signoria; e lor nome e lor gloria brigavano d’accrescere, e accresceano: ma più quegli che erano proceduti al nostro mare, perocché li Libii non sono così da battaglia come gli Getuli. Sicché della parte di sotto d’Affrica molto ne possederono i Numidi; e tutti quegli, che da lor furon vinti, furon computati e nominati come fra la gente di loro signoria, e furono detti Numidi. Poi gli popoli Fenicii, alcuni per menomare la grande moltitudine ch’erauo in loro terra, alcuni sollicitando il popolo per desiderio di signoria, alcuni per desiderio di cose nuove, vennono, e feciono tre città, cioè Ippone, Adrimelo e Letti (d8); e feciono anche altre città lungo la manna. Le dette cittadi essendo iu brieve tempo molto cresciute, alcune

  1. in brieve fa discorsa) Discorrere qui vale disfarsi; c il Vocabolario non ne arreca altro esempio clic questo.
  2. casa/ino 9 diminutivo ili casale, qui vale piccola casat tugurio] e fu aggiuntodal Cesari al suo VocaboL con questo esempio del nostro autore; come anche casale in questo sentimento.
  3. cine non istanti ).
  4. cioè verso il meriggio).
  5. chiamando a barbara lingua ) Qui la par ticella a, come è stato avanti avvertito, sta in luogo di con.
  6. affare vale propriamente, in questo luogo, condizione, stato. Cosi* leggiamo nel Tesoro di tfr. Latini: / savii antichi dissero molte cose delP affa r del mondo, e di molte dissero la veri/ade.
  7. ( là dove è oggi la città di Buggea ).
  8. (là dove è oggi la città che si dicé Tripoli di Baibaria),