male* il quale agio eziandio gli uomini mezzani per isperanza di preda fo intraversare1; anche, che lo studio degli Numidi era molto acceso all’amore di Giugurta, per la qua! cosà egli ritemea che, s’egli tale uomo uccidesse per inganno o tradimento, che non nascesse alcuno rumore o battaglia, e così era In angosciosi pensieri* E, per tali molestie compreso2 poiché vide che nè per forza nè per inganno potea uccidere uomo così accetto e caro al popolo, perocché era Giugurta forte delle braccia, e pronto e desideroso d’onore di cavalleria3; diliberò Micipsa di metterlo alli pericoli» e in quésto modo tentare e cercare la ventura. Sicché nella guerra numantina, mandando . Micipsa cavalieri e pedoni in ajuto del popolo romano, sì il fece signore degli Numidi, li quali mandava là in Ispagna, sperando che egli, o in volére mostrare sua virtù, ovvero per potenzia, o per crudeltà de’nimici, leggermente4 dovesse morire. Ma questa cosa molto altrimenti divenne5 ch’egli non pensò: chè Giugurta, siccome uomo che era sollecito e dì grande ingegno6, poiché vide la natura 4i Publio Scipione, il quale era allora imperadore (a)7, e conobbe anche i.costumi e modi de’nimici; con molta fatica e con molto studio, anche molto approvvedutamenle8 ubbidendo al signore, andando contra gli nimici, a tanta chiarità e lode venne in brieve tempo, che alli nostri fortemente caro, e agli Numantini era a grande paura. Egli avea prima quello, che è molto co?a malagevole, cioè ch’era valente in battaglia, e savio in consiglio: delle quali cose la seconda suole talora per la grande provedenzia9 fare timoroso, e la prima per l’ardire rendere altrui matto» Per questo lo imperadore quasi tutti gli gran fatti faceva per Giugurta10; e tenealo fra gli cari amici; e ogni di l’amava più: come colui, cui nè consiglio nè cominciamento niuno era, che non venisse ben fatto11.E con queste cose avea Giugurta larghezza e cortesia in suo cuore, e in opere grande accortezza di senno: per le quali cose molti degli Romani s’avea fatti famigliari e amici.
- ↑ ziandio gli nomini mezzani per isperanga dipreda fa intraversare) Mezzano qui vale mediocre• Intraversare vale propriamente porre a traverso 9 attraversare; ma si prende anche figuratamente per uscir della via retta % del giù* sto; ed il Vocabolario in questo significato non pone altro esempio che questo dei nostro autore»
- ↑ e per tali molestie compreso) Compreso vale, oltre gli altri suoi significati, angustiatoed è registrato nel Vocab. con solo questo esempio.
- ↑ cavalleria qui vai guerra» milizia> di che vedi la nota 1 a pag, 6.
- ↑ leggermente di leggieri^ vai facilmente•
- ↑ divenne) Divenire vai diventare: ma si trova, come in questo luogo, per avvenire, e> come equivoco, non è oggi da adoperare.
- ↑ siccome uomo che era sollecito e di grande ingegno) Così traduce il nostro autore Te parole latine; e rat impigìv atque acri ingenio.
Qui sollecito vale quello che noi diciamo anche attivo ^ cioè fattivo, operoso.
- ↑ (cioè consolo di Koma ).
- ↑ approvvedutamente vale con accortezza] ed il Vocabolario non vi pone altro esempio che questo.
- ↑ provedenzia*procedenza sono voci antiche, e valgono lo stesso che provvidenza; e provvidenza si dice il vedere o conoscere alcuna cosa, che dee essere, avanti eh* ella sia.
- ↑ faceva per Giugurta) Qui la particella per sta in vece di mediante, per mezzo. Vedi il nostro Trattato delle particelle.
- ↑ ne cominciamento niuno era, che non venisse ben fatto) Il latino ha: quippe cujus ne. que inceptum ullum frustra crat. Onde cominciamento <jui sta in iscambio dpruovaf impre. sa: e non ci pare bel vocabolo e da usare in questo senso*