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I.
Canzone del Bandello
delle divine doti
di
Madama Margarita di Francia
figliuola del cristianissimo re
Francesco I.
È la Canzone di omaggio, già annunciata nella dedica in prosa.
La segnalò primieramente il Crescimbeni, ma la pubblicò poi l’Affò (vedi Bibliografia qui premessa a pp. 39-42, alla quale s’intende riferita ogni citazione).
Per la forma, essa non si discosta dalle consuete del Bandello.
Per il contenuto è un centone delle lodi più viete che allora si distribuivano da tutti i verseggiatori senza parsimonia. Della figlia di Francesco I, che pur conosce solo per fama, celebra essenzialmente l’umanità, la grazia, la cortesia, il bell’eloquio, i purgati e bei sermoni; nell’ultimo verso la proclama perfetta.
Di tanti eccelsi e gloriosi Eroi,
E delle belle, e sì sagge Eroine
Onor e pompa del Gallico regno,
Qual, mia Musa, cantar ora t’inchine,
O qual pria dirai, o qual dapoi,5
A tal che ti riesca il tuo disegno?
O questi, o quelle che tu canti, degno
Canto sarà, perchè di nostr’etate
In lor è ’l pregio ed il perfetto onore,