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312 Matteo Bandello


V. 8. Pado ecc., dal Po al Danubio, dall’Eurota (fiume della Laconia) al Gange.

V. 11. E possono servire da documento queste righe della citata dedica. «...essendosi ella in Genova fatta monaca; la qual nel vero al presente ha sortito nome più a lei convenevole [suor Angela Maria] e a le sue virtù e rare bellezze, che prima non aveva, perciò che qualunque persona la vede ed ode sonar e cantare tien per fermo di veder e sentir un angelo celestiale» (p. 69).

V. 12. Il Pèrcopo avverte che il codice dà altra.

V. 13. Casto manto, è vergine suora.


XVII.

In lode degli occhi della Mencia. Effetti del suo sguardo. È tra le rime edite dal Pèrcopo, l. cit.
      Madrigale.


Quando l’amata vista
     Col vivo lume in gli occhi miei scintilla,
     Sì dolce ardor distilla,
     Che dal foco vigore il core acquista.
5Ma come poi si volge
     E priva l’alma de l’altiero dono,
     Il viver abbandono,
     8Tant’è la pena, ch’al mio cor s’avvolge!
Così mi tene in vita
     10Un volger d’occhi, con cortese sguardo,
     Così consumo ed ardo
     12Quando la chiara luce non m’aita!


V. 3. Distilla, esprime.