Lucido, e trasparente, 30Si mira l’alma, e sente
Quanto è grave il peccato novo e veglio.
E volta a Dio, il meglio
Cerca allor di seguire,
Bramando di morire 35Per far del ciel acquisto
E star mai sempre lieta col suo Cristo.
Nè per ciò punto sdegna
Questa nobil Regina,
S’alcun talor s’inchina 40Di Parnaso seguir l’altiera insegna.
Anzi, quant’è più degna
Di sangue, regno ed oro.
Più prezza il verde alloro
E col real favore 45Rend’ai Poeti il meritato onore.
Or dunque senza pare
Questo mio picciol dono
Ch’umil vi sporgo e dono,
Piacciavi umanamente d’accettare. 50E ch’altro può donare
A sì reale altezza
L’infima mia bassezza
Ch’opra di carte e inchiostri.
Se le gemme sprezzate, perle ed ostri? 55Via più voi fate stima
D’un bell’ingegno ed alma
Vertù, d’una pura alma,
Che di quant’oro, e regni il volgo stima.
Questo vi fa la prima 60Di quanti mai la Fama
Al suo trionfo chiama;