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294 Matteo Bandello

     Lucido, e trasparente,
     30Si mira l’alma, e sente
     Quanto è grave il peccato novo e veglio.
     E volta a Dio, il meglio
     Cerca allor di seguire,
     Bramando di morire
     35Per far del ciel acquisto
     E star mai sempre lieta col suo Cristo.
Nè per ciò punto sdegna
     Questa nobil Regina,
     S’alcun talor s’inchina
     40Di Parnaso seguir l’altiera insegna.
     Anzi, quant’è più degna
     Di sangue, regno ed oro.
     Più prezza il verde alloro
     E col real favore
     45Rend’ai Poeti il meritato onore.
     Or dunque senza pare
     Questo mio picciol dono
     Ch’umil vi sporgo e dono,
     Piacciavi umanamente d’accettare.
     50E ch’altro può donare
     A sì reale altezza
     L’infima mia bassezza
     Ch’opra di carte e inchiostri.
     Se le gemme sprezzate, perle ed ostri?
55Via più voi fate stima
     D’un bell’ingegno ed alma
     Vertù, d’una pura alma,
     Che di quant’oro, e regni il volgo stima.
     Questo vi fa la prima
     60Di quanti mai la Fama
     Al suo trionfo chiama;