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248 Matteo Bandello

     Tutti gli altri occhi chini
     Stanno, così gli abbaglia vostra face.
     E dov’a quelli piace
     30Volger l’onesto, e fiammeggiante giro,
     Attorno, attorno in giro,
     Ride la terra, il mar s’acqueta, e l’aria
     Le nubi sgombra, ed in seren le varia;
Ch’esce un splendor da vostre sante luci,
     35E tanta apporta grazia,
     Che potrebbe allumar l’oscuro inferno.
     E dove sete voi le scorte e duci
     Ogni contento spazia
     Simile a quel che rende l’uomo eterno,
     40Tal che per quant’i’ scerno
     Lume più bel il ciel non mira o copre.
     Nè credo che s’adopre
     Per far natura cosa mai sì vaga,
     Ove del mondo tutto ’l bel s’appaga.
45Voi sete que’ begli occhi che donate
     Del Paradiso l’arra
     A chi divoto il vostro lume segue.
     Sì gaiamente ognora vi girate,
     Che spesso in Voi s’inarra
     50Eterna pace senza guerre o tregue.
     E tanto si consegue
     Lieti e gioiosi in vista a contemplarvi,
     Ch’eternamente starvi
     Vorria dinanzi ogni uom, e quest’i’ bramo
     55N’altra a Voi grazia, che mirarvi, chiamo.
I’ non vorrei già mai vedermi privo
     Della vostra presenza
     U’ la mia vita sol si fa felice.
     Mor io, begli occhi, moro, nè son vivo