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210 Matteo Bandello

     11Che anni trent’uno ardendo stimò poco.
Qui s’assise la Laura, poi qui lieta
     D’un riso fe’ la valle dolcemente:
     14Tal fu di veri amanti il sacro fuoco.


V. 1. Qui, dice, e ripete v. 5, v. 12, quasi non credendo a se stesso, volgendosi intorno a contemplare; dunque, indica la ripresa della interrotta meditazione.

V. 2. Verso fatto di due emistichi petrarcheschi.

V. 4. Soavi e mesti, soavità e mestizia sono le note della poesia idilliaca del cantor di Laura.

V. 8. Gridando, pareva, col loro stormire, gridassero il nome di Laura.

V. 9. Crebbe; cfr. Petrarca, Canzoniere, CCCI, v. 2: «Fiume che spesso del mio pianger cresci».

V. 11. Trent’uno anni. Ricorda spesso il Petrarca via via gli anni della sua dolce servitù d’amore, avendo perfino cura di fissare (CCXII) la data, 1327, e il giorno e l’ora del suo innamoramento: «Mille trecento ventisette a punto | Su l’ora prima il dì sesto d’Aprile | Nel laberinto intrai; nè veggio ond’esca». E dice: «or volge... l’undecimo anno» (LXII), il «quartodecimo» (LXXIX), il «sestodecimo anno» (CXVIII); afferma poi che son trascorsi «dicesett’anni» (CXXII) e infine «vent’uno» (CCCLXIV), che aggiunti a «dieci altri anni» (ivi), trascorsi dopo la morte di Laura (1348), da lui, in lagrime (1358, nell’anniversario) assommano per l’appunto agli «anni trent’uno» di questo luogo del Bandello.

V. 14. Veri amanti, è quello del Petrarca l’imagine — quasi il modello — del perfetto amore consacrato da lui nel verso: «Non vede un simil par d’amanti il sole» (Canz., CCXLV, v. 9).


CXLIX.

Lunga descrizione della località — la Sainte-Baume presso Marsiglia — dove visse penitente, redenta dalla sua vita peccaminosa, Maria Maddalena.
        Da ultimo il poeta invoca la di lei protezione contro le tentazioni dei sensi.
        Canzone sacra.


È questo il luogo, la spelonca, e ’l sasso,
     La fredda neve, e ’l ghiaccio duro, e alpino