E così bella e vaga la discopre,
Che questa di quell’opre
È pur che il ciel di rado in terra piove.
Nè palesar si sanno 60Così perfette, come in l’alma stanno.
Dico che ’l giorno quando
I’ qui la vidi prima
Seder sì vaga sull’erbetta e fiori,
Stavasi Amor scherzando 65Dentro a’ begli occhi, prima
Cagion de’ miei felici e santi ardori.
I pargoletti Amori
Sovra quel casto seno
Spiegavan le bell’ali 70Scoccando mille strali
Per gli occhi al freddo cor in un momento,
Che m’arser sì ch’io sento
La fiamma ognor del guardo almo e sereno.
Ed odo il dir che face 75Fra mille guerre e mille vera pace.
Dal fondo allor usciro
Guizzando i pesci snelli
Tratti dal fuoco di que’ vivi rai.
E ratto si sentiro 80I vaghi e pinti augelli
Cantar più dolce dell’usato assai.
Ben tel ricordi e sai
Com’in quell’ora e punto
Per mirar la beltade 85Con tanta maestade
Quanta ne mostra quel divino volto,
Che Febo a lei rivolto
Rattenne il carro a mezzo il corso giunto: