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Il Canzoniere 149

     Coralli schietti e belli,
     50Vago uscio a vere perle orientali,
     Ch’ogni uom di lei dicea:
     Donna non è, ma Dea.
Indi la bianca mano
     Del canto guida e norma
     55Movea sovente con sì bella grazia,
     Che for del mondo umano,
     Sol a mirarne l’orma,
     È nostra voglia ognor contenta e sazia.
     Che quel che mai non sazia,
     60Nei suoi begli occhi stassi,
     Amor vero e celeste
     Con tai maniere oneste,
     Che quanto m’arde più, più saldo fassi.
     E tal mi porge gioia.
     65Che più non temo noia.
E se talor attorno
     I suoi begli occhi ardenti
     Lieta girava con onesto modo,
     Amor a lei d’intorno
     70Scherzando, le cocenti
     Facelle ardea, ond’io m’abbrucio e godo.
     E ’l mio destino lodo,
     E l’ora e ’l dì ringrazio,
     Ch’udir mi fece il canto
     75Tanto soave e tanto,
     Che di sentirlo non sarei mai sazio.
     Ma di lodarlo a pieno
     Verrebbe ogni uomo meno.
Dunque il rozzo dir mio
     80Frenando, a Voi mi volgo,
     Donna, che sete il cor della mia vita.