Coralli schietti e belli, 50Vago uscio a vere perle orientali,
Ch’ogni uom di lei dicea:
Donna non è, ma Dea.
Indi la bianca mano
Del canto guida e norma 55Movea sovente con sì bella grazia,
Che for del mondo umano,
Sol a mirarne l’orma,
È nostra voglia ognor contenta e sazia.
Che quel che mai non sazia, 60Nei suoi begli occhi stassi,
Amor vero e celeste
Con tai maniere oneste,
Che quanto m’arde più, più saldo fassi.
E tal mi porge gioia. 65Che più non temo noia.
E se talor attorno
I suoi begli occhi ardenti
Lieta girava con onesto modo,
Amor a lei d’intorno 70Scherzando, le cocenti
Facelle ardea, ond’io m’abbrucio e godo.
E ’l mio destino lodo,
E l’ora e ’l dì ringrazio,
Ch’udir mi fece il canto 75Tanto soave e tanto,
Che di sentirlo non sarei mai sazio.
Ma di lodarlo a pieno
Verrebbe ogni uomo meno.
Dunque il rozzo dir mio 80Frenando, a Voi mi volgo,
Donna, che sete il cor della mia vita.