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14 | parte prima |
cevuto il nome di Mâyâ, che nella lingua del paese vuol dire illusione.1 Fu da questa unione che nacque il Buddha. Quando la regina Mâyâ era incinta, molti segni e molte meraviglie ella vide, che, secondo la interpretazione dei sacerdoti brâhmani, le annunziavano come il figliuolo che doveva nascere, sarebbe stato il più grande, il più saggio degli uomini. Ella partorì nel ridente giardino di Lumbinî, cinque leghe a oriente della capitale, mentre era in via per andare a Koli a visitare i suoi parenti.2 Il Dio Mahâ Brahman stesso, dice la leggenda, ricevette il fanciullo appena fu nato, sopra una stuoia intessuta d’oro, e disse alla madre: «Rallegrati, o donna, imperciocchè questo tuo figliuolo sarà il salvatore del mondo».3
- ↑ Mâyâ fu detta anche Mâhâmâyâ o Mâyâdévi. Questo nome, pel carattere mitologico del racconto della nascita di Çâkyamuni, fu un appellattivo, secondo alcuni, che supplantò il nome reale della madre del Buddha (Lassen, Ind. Alt. ii, p. 72; — Weber, Ind. Litt. p. 248). — I Cinesi la chiamano anche Ta-ching-cing-mu, ossia madre purissima o mater immaculata, perchè alcune recenti leggende dicono che partorisse il figliuolo serbandosi vergine.
- ↑ Lumbinî, giardino situato tra Kapilavastu e Koli, dove gli abitanti delle due città avevano per costume di recarsi a passeggiare.
- ↑ S. Hardy, p. 145.
Il Tâtha-gatha-udana dice che il nuovo nato fu ricevuto da quattro brâhmani invece che dal Dio Brahma. «Four chief Brahmas received the new born infant on a golden net-work, and placed him in the presence of the happy mother, saying: give yourself up, o Queen, to joy and rejoicing, here is the precious and wonderful fruit of your womb». (Bigandet, p. 34).
vadarçita. I due piccoli principati di Kapila e di Koli erano situati nella parte settentrionale dell’Ande, alle opposte rive del fiume Rohini. I nomi di questi due principati e del fiume sono sconosciuti alla geografia moderna.