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parte prima 13

governo del reame di Kapila.1 Questo paese era a piè delle montagne del Nepal, ed aveva per capitale la città di Kapilavastu sul fiume Rapti, sessanta miglia circa al nord-ovest dell’odierna città di Gorakhpûr.

In sul finire del secolo settimo avanti Cristo, Çuddhôdana dei Çakya re di Kapilavastu2 sposò la figliuola di Suprabuddha degli Anusâkya, re del vicino reame di Koli;3 la quale era di così gran bellezza, che aveva ri-


    Gâutama, il religioso Gâutama), ovvero Phara-kodom (= Çri Gâutama, il beato Gâutama).

  1. In cinese, Kia-pi-lo-kuo, il reame di Kapila. Ai tempi di Fa-hsien, pellegrino buddhista, (399-414 d.C.), la città di Kapilavastu, che egli chiama Kia-wei-lo-wei «non aveva nè governo nè popolo, ed era come un grande deserto; non v’era che una congregazione di preti, e sole dieci famiglie di laici». (Fo-kuo-ki, lib. 22). Hsüan-tsang, altro pellegrino buddhista, visitò due secoli più tardi (632 d.C.) le rovine di Kapilavastu, che erano ancora ragguardevoli. Egli nelle sue Memorie sulle contrade occidentali (Hsi-yü-ki) chiama l’antica città col nome di Ki-pi-lo-fa-su-to, trascrizione più esatta che quella di Fa-hsien, del nome indiano. Kapilavastu, secondo le leggende buddhiche, fu così chiamata, perchè nelle vicinanze eravi l’eremitaggio del rishi Kapila (Bigandet, p. 10). Alcuni negano che le rovine visitate dai pellegrini cinesi siano quelle dell’antica città di Kapila; altri per di più negano che vi sia pure stata nell’India una città di tal nome. Il Weber ed altri ancora hanno visto in esso nome l’espressione allegorica della influenza della filosofia Sâmkhya sul Buddhismo (Weber, Ind. Lit. p. 248; e Ind. Stud. t. i, p. 453). — Kapilavastu, detta anche Kapilanagara, sarebbe secondo alcuni l’odierna Nagar, che è in prossimità di Basti (Beal, Fah-hian, p. 83).
  2. Il nome di Çuddhôdana è inteso da Cinesi «cibo puro», e lo traducono perciò Cing-fan: questa interpretazione del nome sanscrito dimostra che essi dividevano la parola in Çuddha+odana. Il Senart (Jour. asiat. 1874, t. iii p. 425) crede invece che questa parola si debba separare in Çuddha+udauyana; e che il vero nome del padre del Buddha fosse Çuddhodayana.
  3. Koli o Vyajrapura, la città del tigre, era anche detta Dê-