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parte prima 11

dato modo di stabilire con sufficiente esattezza il tempo, in cui nacque Çâkyamuni, rammenteremo un’opera che fa al nostro scopo, e che è intitolata Pûjâvaliya.1 In essa si narrano numerosi episodi e minuti particolari della vita di Gâutama,2 e fu in molta parte recata in inglese dallo Spence Hardy nel suo Manual of Budhism.3

Il Lalitavistara, il Tatha-gatha-udana e il Pûjâvaliya, nelle traduzioni del Foucaux, Bigandet e Spence Hardy, ci servirono dunque principalmente alla compilazione dei seguenti cenni intorno alla vita di questo filosofo indiano: cenni che ho creduto necessario far precedere alla esposizione storica delle dottrine buddhiche.

Nel tracciare la vita del Buddha, non abbiamo potuto sottoporre a critica le varie leggende che gli si riferiscono, imperocchè siffatto lavoro avrebbe richiesto un intiero volume. Ma abbiamo cercato di radunare que’ fatti che avevano maggiore apparenza di storia; senza però tra-


  1. Il Pûjâvaliya fu scritto da Mayurapâda, che fiorì sotto il regno di Prâkrama Bâhu III, 1267-1301, d. C.
  2. Gâutama è un nome, col quale è anche chiamato il Buddha. Vedi più innanzi.
  3. Per le notizie di fonte tibetana abbiamo le versioni di Csoma de Körös nel xx volume dell’Asiatic Researches; Notices on the life of Shakya extracted from Tibetan Authors, 1836, pp. 33; e l’opera di A. Schiefner: Eine tibetanische Lebensbeschreibung Sakyamuni’s, des Begründers des Buddhathums, 8.° St. Petersburg, 1849.
    Si noti che qui si sono citate solamente alcune di quelle scritture buddhiche, che hanno per unico fine di narrare la storia e la vita di Çâkyamuni; e perciò non si è fatta menzione di quegli scritti, i quali, benchè contenenti dati e fatti importanti intorno alla vita di quel filosofo, non hanno per loro scopo principale di farne la biografia. Per la vita del Buddha si possono anche leggere le opere cinesi: Fa-yüan-cu-lin, Shi-kia-jo-laiCen-tao-ki, Wu-têng-hui-yüan, Yuen-kien-lui-han, ed altre ancora.