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introduzione lxi

Adamo, ma io non veggo che i battezzati siano esenti dalle malattie, dalla vecchiezza e dalla morte, più che i non battezzati. — Il missionario mi rispose, che il battesimo è amministrato per propiziarsi il cielo dopo la morte; perchè quelli che muoiono non battezzati vanno all’inferno; ma non mi disse, perchè i battezzati non sono liberi dai dolori e dalle angoscie di questa vita presente. Guardate, mi aggiunse invece il missionario, guardate gli Europei e gli Americani, quanto sono innanzi nella civiltà. Non hanno essi e piroscafi, e vie ferrate, e telegrafi, e polvere e armi da guerra, che mancano a tanti altri popoli del mondo? Non sono forse le nazioni che non adorano Gesù Cristo, comparativamente ignoranti? — Io parlavo al dottore delle amaritudini e dei dolori, da cui è afflitta l’umanità, ed egli mi rispondeva col parlarmi di telegrafo, di vie ferrate, di polvere, di cannoni! E chi può asserire che tutti questi trovati della scienza occidentale siano poi doni di Dio? Non ci sono forse in Europa molti che non credono in Dio, che sono indifferenti in fatto di religione, e che pur son dotati d’alto intelletto, sono filosofi grandi e politici? E ai convertiti al Cristianesimo, del Siam, della Birmania, della Cocincina che credono con più fervore di spirito degli stessi Europei, qual vantaggio vien loro, quale superiorità d’intel-