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lviii introduzione

trina di Çâkyamuni; scuola, il cui centro è oggi il Ceylon, dal qual paese il Buddhismo si propagò per gran parte dell’Indo-Cina. Questo dotto siamese si chiama Chao Phya Thipakon, fu ministro degli affari esteri alla corte del suo sovrano e condusse con prospero successo i pubblici affari fin dal 1856, tempo, in cui il trattato di sir John Bowring aprì il Siam al commercio europeo. Ritiratosi dalla vita politica nel 1866, scrisse allora un trattatello intitolato Kiccianukit, ossia «Libro, dove si dà contezza di molte cose». Tra le altre, piglia anche in esame le religioni straniere, intorno alle quali s’erano già stampati de’ libri da’ missionarii nel Siam; ma soprattutto difende la propria religione dagli attacchi dei missionarii stessi. Non mi tratterrò intorno alla parte del libro siamese, dove si parla di scritti di propaganda cristiana. Il nostro autore ne cita due, uno appartenente alla Chiesa cattolica, l’altro alla protestante. «Io ho studiato, egli dice, il libro cattolico, pubblicato nella lingua del nostro paese col titolo Maha Kang-won, ossia Il pensiero dominante, e m’è sembrato che il pensiero dominante de’ preti sia il proprio interesse. Ma de’ molti dubbii che mi si affollavano alla mente, non vi ho trovato spiegazione alcuna. C’è scritto, per esempio, che quando Dio fa nascere un uomo, sa bene quel che esso uomo diventerà; ma perchè egli faccia venire al mondo anche quelli che di-