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542 | parte seconda |
di Dei celesti, centinaia di migliaia di Dei terreni, e voi tutti, o Dei che siete venerati in ogni tempio grande o piccolo, d’ogni luogo della Gran terra delle otto Isole, e tu pure, o Sohodono kami, a cui ho dedicato una divina tabella in questo santuario. Vi supplico di perdonarmi tutti i miei peccati, di aiutarmi a fare il bene, e di tenermi sempre sotto il vostro potente patrocinio.
«— Un’altra preghiera è indirizzata agli Harahidono kami, Dei, il cui ufficio è di liberare i supplicanti da ogni genere di male e d’impurità. Vengono poi le preghiere agl’Iddii che salvano dalle pestilenze ed altri contagii; ad Amenokayaneno mikoto, riguardato come Dio della sapienza; ad Amenouzumeno mikoto, Dea de’ piaceri; agli Dei proteggitori delle case, delle porte, de’ focolari, delle cucine (Kôjin sama), de’ pozzi, delle latrine ecc.
«— Vengono finalmente le preci alla cappella comunemente detta Butsudan, dove son poste le tabelle degl’antenati. Essa è in vero sotto la protezione degli Iddii buddhici, ed espone in venerazione la immagine de’ principali di essi, secondo la setta, a cui appartien la famiglia, mentre a’ lati di quelle immagini stanno le sopraddette tabelle. Ad esse si offrono fiori, e la prima porzione di riso cotto che serve di alimento giornaliero alla famiglia: ed inoltre, frutta o altro cibo, di cui si sa che erano una volta ghiotti i morti che si onorano. Hirata vorrebbe che fossero tralasciate così fatte pratiche, essendo quelle state introdotte e mescolate alle antiche cerimonie sintoiche dai preti del culto buddhico. Anzi, secondo il medesimo autore, anche il nome stesso di butsudan, dato al sacrario di legno, dove si serrano le tabelle degli antenati, dovrebbe esser mutato in quello di Tamaya, «ricettacolo o casa dello spirito»; e inoltre vor-