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534 parte seconda

i «Cinque Dei celesti». Il globo di mezzo, più piccolo del primo, è distinto col nome «Terra», e dentro si veggono cinque circoli. Il globo più piccolo, che viene in appresso, rappresentato come se fosse nell’ombra, porta il nome di Yomi, ed ha in mezzo due macchie nere. Hatori avverte, che nel Kojiki e nel Nihongi non si trova memoria della formazione del Yomi; ma che probabilmente s’andò formando dal di sotto della «Prima cosa», in quella maniera che dal di sopra di essa s’andò formando l’Ame. I due autori più volte menzionati affermano che Yomi o Yomino kuni è il luogo, dove ritirossi Izanami dopo aver partorito Homusubi, Dio del fuoco: altri lo identificano con altre mitologiche regioni dell’universo. Yomi è voce che è interpretata «tenebre»; e Yomino kuni, «Regno delle tenebre», è da’ più tenuto che significhi Luna. Hirata fa inoltre notare che la credenza, la quale fa del Yomi o Yomino kuni la dimora degli spiriti de’ defunti, è relativamente moderna.

Il quinto diagramma cerca di dimostrare la separazione dei tre globi, segnati nell’altro come fossero uniti da un cordone umbilicale. Ma Hirata e Hatori non son d’accordo intorno al tempo, in cui i due globi figuranti il Cielo e la Terra furono separati l’un dall’altro. L’ultimo de’ due autori suddetti suppone che l’Amanoukihashi, o «Ponte galleggiante del Cielo», sopra cui salirono Izanagi e Izanami per creare i diversi continenti, fosse appunto l’asse comune che congiungeva il Cielo e la Terra. E però crede eziandio che essi non venissero separati che al tempo di Ninigino mikoto; mentre Hirata è di parere che il detto ponte non fosse invece che una gran barca, entro la quale i due Dei nominati si portavano or all’uno ora all’altro dei due globi del Cielo e la Terra.